Il Salento viene sempre più spesso scelto non solo come semplice location ma anche come luogo di ambientazione di film e fiction (alcuni esempi sono Il giudice Mastrangelo e più recentemente Mogli a pezzi) . Tutto questo non può che essere positivo per il nostro territorio: quale migliore spot di un prodotto che arriva in prima serata nelle case di milioni di italiani.
Mi è capitato di seguire "a mozziconi" ( si sa in casa il telecomando è proprietà privata delle donne) la fiction Mogli a Pezzi. La serie è stata interamente girata e ambientata tra Gallipoli e Lecce. I riferimenti alla città salentina sono numerosi: le bellezze del centro storico sono ammirabili in varie scene. Ma allora perché quasi tutti gli attori hanno una pronunciata cadenza barese?? Alcune personaggi sono apparsi addirittura forzati, finendo per scadere nel grottesco (Giuliana Desio aveva un accento a metà tra il barese e il napoletano). Non sarebbe stato meglio, a questo punto, che ogni attore avesse conservato il proprio naturale modo di parlare? Errori imperdonabili per una serie andata in onda su Canale5.
Capitolo a parte merita il film di Sergio Rubini La Terra (che a me è piaciuto molto, basti guardare il titolo di questo blog), la produzione è stata girata quasi interamente a Mesagne e i riferimenti al mio paese sono tanti (il trailer del film). Anche in questo caso la maggioranza degli attori parla con un forte accento barese (primo fra tutti il regista-attore Rubini, ma anche Emilio Solfrizzi) scordandosi di trovarsi in un paese in provincia di Brindisi con ben altre specificità linguistiche e dialettali.
Troppo spesso si tende ad identificare in modo univoco la cadenza pugliese con quella barese, finendo in questo modo per smarrire la varietà e la ricchezza linguistica di cui disponiamo. Insomma da un prodotto di qualità mi sarei aspettato sicuramente una maggior attenzione verso particolari linguistici, che sono fondamentali per fotografare l'immagine di un territorio.
Troppo spesso si tende ad identificare in modo univoco la cadenza pugliese con quella barese, finendo in questo modo per smarrire la varietà e la ricchezza linguistica di cui disponiamo. Insomma da un prodotto di qualità mi sarei aspettato sicuramente una maggior attenzione verso particolari linguistici, che sono fondamentali per fotografare l'immagine di un territorio.
9 commenti:
Hai ragione, forse da non pugliese non avevo mai fatto caso a questo particolare del dialetto. Ed è un peccato...perchè sembra lo stesso modo di parlare, ma in realtà non è così. Come se qui a Roma, uno di Viterbo, di Latina o di Frosinone rappresentasse il dialetto romano...impossible! E a noi romani doc darebbe un tantino fastidio! :P
Ps: la prossima volta che ci vediamo mi regali qualche chicca del tuo dialetto, ok?
l'altra sera ho avuto modo di allietarmi in tv con un film di diversa matrice rispetto a quelli da te citati,ma che m'ha fatto passare 2 ore di divertimento,il film è ecceziunale veramente capitolo secondo me del "terrunciello" Abadantuono,il film ambientato per una parte nel salento offriva vari scorci del porto di Gallipoli,una Tricase baciata dal sole e un panorama campagnolo costeggiato dai tipici ulivi salentini......un bel vedere per gli occhi.
Per quanto riguarda il discorso della lingua pugliese rapprentata dal Barese,è un pò un errore di tutti,direi quasi che è un "odioso" stereotipo,tipo la rapprentazione degli italiani nel mondo come SOLAMANTE spaghetti pizza e mandolino o il fatto che se appare qualche italiano in una produzione americana il 90 % delle volte parla siciliano...ed è o un mafioso o un pizzaiolo :D......errori o forse critiche velate che appaiono nel modo di vederci da parte di terzi.......io credo che per questo in molti accostino la lingua barese alla nostra regione....
Per staka..il dialetto mesagnese non è il mio forte ma ci proviamo..io credo che in produzioni che fanno riferimento alla territorialità siano fondamentali i particolari linguistici...invece di un miscuglio di dialetti e cadenze avrei preferito un italiano corretto..
A parer mio, la terra è un film fatto male ke si basa piuttosto grottescamente, dello stereotipo dell paesino sel sud.
Mesagne nn è cosi, nn è sicilia, grave errore!! per nn parlare del dialetto...ahi la disinformazione...
Bari è il capoluogo regionale e perciò per il "profano" è facile cadere nell'errore di generalizzare e indentificare il pugliese con il barese. In realtà in Puglia esistono 3 dialetti "forti": foggiano, barese e salentino, tutti quanti con le piccole o grandi varianti e diversità interne, a seconda dei casi.
Riguardo il fatto che "in produzioni che fanno riferimento alla territorialità siano fondamentali i particolari linguistici" come dice Alessandro, sono perfettamente d'accordo. Il regista attento non fa questi errori e secondo me questa è l'unica pecca di un film nel complesso bello come è "La terra". Rubini in fondo ha scelto Mesagne solo come LOCATION ma lui voleva rappresentare un SUD nel COMPLESSO ancora molto arretrato(basta guardare la vecchia scritta della stazione di MESAGNE all'inizio del film, simboleggiante una terra ancora molto "indietro", o le masserie e il centro storico,continuamente luoghi cruciali della storia) più come "idea" che come realtà precisa di un paese, perciò non ha considerato il fattore linguistico come importante.
C'è da considerare anche il fatto che trovare attori baresi è molto più sempplice che trovare attori salentini... Riguardo ciò vi consiglio di guardare un film interessante uscito qualche mese fa,"Fine pena mai", un film "di mafia", diciamo così, con un grande Claudio Santamaria, ambientato nel Salento e dove, per fortuna, gli attori stavolta parlano la VERA lingua del posto.
.. a proposito di bei film ambientati nel salento..domani su rete 4 non xdetevi LIBERATE I PESCI di cristina comencini...in seconda serata..fata ignorante
...in effetti come ha detto vincenzo "la terra" voleva rappresentare + il meridione e non il salento.....
Per Davide e Vincenzo..ciò che dite è vero..ma a mio parere nel momento in cui viene nominato un paese il regista dovrebbe rispettare le peculiarità linguistiche..altrimenti avrebbe potuto ambientare il film in un generico sud invece di dare riferimenti specifici.
GIUSTO IALE
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